Secondo Casini, leader dell’UDC, sarebbe possibile un nuovo esecutivo con il Pdl ma senza Berlusconi e non contro Berlusconi, nel senso che l’attuale presidente del consiglio dovrebbe lasciare l’incarico per riservare tutte le sue energie a difendersi dalle accuse, vere o false che siano ma che, comunque, andrebbero chiarite una volta per tutte.
Continua, intanto, la guerra tra Fini e Berlusconi con scambi d’accuse, quasi al limite dell’insulto. Sorprende comunque in un certo senso la posizione di Fini, da sempre garantista, e che invece ora considera Berlusconi quasi già colpevole di quanto la procura di Milano sostiene. E’ evidente quanto il rancore personale e l’inasprirsi dei rapporti tra i due leader, che fino a qualche mese fa erano considerati quasi un tutt’uno, giochi un ruolo importante nei giudizi di entrambi.
Una cosa è certa: Fini, in qualità di presidente della Camera, sta andando ben oltre il proprio ruolo di “super partes” chiedendo le dimissione del vecchio alleato. Non dovrebbe farlo, ma lo fa, a dispetto del buon senso e del suo ruolo.
Anche la Marcegaglia, presidente degli industriali, chiede a gran voce che il governo si interessi finalmente dei problemi del Paese e esca dall’immobilismo nel quale è precipitato ormai da troppo tempo, da quando praticamente è cominciata la lotta personale tra Berlusconi e Fini fino a quest’ultima vicenda Ruby.
Il Paese ha bisogno che finalmente vengano fatte le riforme necessarie, riforme che erano del resto nel programma elettorale della maggioranza, riforme che aiuterebbero il Pese ad uscire prima e meglio dal tunnel della crisi.
Certo è che, fin quando non ci sarà, se mai ci sarà, un giudizio definitivi ed inappellabile sulla vicenda, nessuno dovrebbe sentirsi autorizzato a emettere delle condanne preventive. Tutto può essere vero, ovviamente, allo stesso modo di come tutto può essere falso, quindi i giudizi, proprio per il rispetto delle regole, andrebbero rimandati a dopo.
Ma si sa che, nella lotta politica così come in amore o in guerra, e chi più ne ha più ne metta, tutto è quasi lecito.
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