E' finita 1-1 tra Milan e Juventus, ma ad essere indubbiamente penalizzati sono stati i rossoneri che avrebbero meritato di aggiudicarsi l'incontro. A pesare sul risultato, in maniera assolutamente determinante, l'errore dell'arbitro Tagliavento e del suo guardalinee Romagnoli che non convalidavano il gol del 2-0 realizzato da Muntari, gol regolarissimo con il pallone che aveva oltrepassato la linea di porta di almeno 40-50 cm. Quindi, non un errore da poco, ma un grossolano errore che molto probabilmente ha impedito ai rossoneri di aggiudicarsi l'imcontro, cosa che del resto avrebbero ampiamente meritato.
Si potrebbe obiettare che, nella ripresa, è stata annullata anche una rete a Matri per fuorigioco ineistente, segnalato sempre dallo stesso Romagnoli, ma in quel caso si tratta di un errore possibile, visto che era una questione di centimetri, 1-2 tanto per intenderci, e poi va anche considerato che sul 2-0 sarebbe stata tutta un'altra partita in quanto un risultato del genere avrebbe influito psicologicamente sia su chi fosse stato in vantaggio e, soprattutto, su chi invece fosse stato in passivo di 2 gol. Un conto è 1-0 e tutt'altra cosa è un 2-0. Ma si sa, per ammetterlo, cosa che non ha fatto Conte, ci vorrebbe un pizzico di onestà intellettuale che non vi è stata nella circostanza. Non si sta disputando un torneo dove è possibile giocare solo per divertirsi, dove vi sono giochi gratis come su internet, ma si tratta del campionato di Seria A, dove sono in ballo milioni di €, e errori come questi hanno un peso assolutamente devastante.
Nell'intervallo, poi, pare ci sia stata una accesa discussione negli spogliatoi tra Galliani e lo stesso Conte che alla fine sembrerebbe aver proferito all'indirizzo di Galliani "Da che pulpito ... Siete la mafia del calcio..". Se fosse vera questa circostanza sarebbe l'ennesima dimostrazione dell'arroganza imperante in questo periodo in casa Juve, una volta definita Signora del Calcio, ma oggi decisamente decaduta, non per i risultati che si sa oggi possono essere favorevoli e domani avversi, ma per i comportamenti. Del resto, quando una società per cercare di ottenere risultati se ne infischia delle regole e delle altre società concorrenti e spende ben oltre quello che la regola del Fair play fiananziario consente, e soprattutto crede di essere per questo superiore agli altri e di averne oltre tutto il pieno diritto, non c'è altro modo per definirla, se non arrogante.
Il pianto alla fine ha pagato, tanto che l'arbitraggio è stato sostanzialmente a senso unico, in quanto diverse trattenute da giallo non sono state nemmeno fischiate contro i bianconeri. Certo, sarebbe stato difficile anche sorvolare sull'episodio che ha determinato l'espulsione di Vidal, ma per il resto il gioco duro è stato soprattutto appannaggio della squadra di Conte. Per il bene del calcio italiano sarebbe auspicabile che la fortuna che sta asistendo la juve dall'inizio di campionato finalmente finisca, perchè vincere con questi comportamenti è assolutamente a dir poco sconveniente, e poi si rischia di far capire ai giovani che cominciano a praticare questo sport, che l'arroganza paga. Così invece non dovrebbe essere.
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