Come combattere le allergie primaverili è una cosa che vorrebbero sapere in tanti, ogni anno sempre in maggior numero, ma purtroppo una risposta univoca e definitiva a questo quesito non esiste. Terminato l'inverno, ormai, e con la primavera che è entrata prepotentemente nella vita di tutti, anche se mancano ancora pochi giorni per il suo ingresso ufficiale, gli starnuti cominciano a diventare una sorta di nuova emergenza nazionale. Le notizie del giorno spesso informano sulla uscita di qualche nuovo prodotto che promette di essere quello definitivo, ma purtroppo così non è, e bisogna mettere in atto la giusta strategia per cercare di limitare al massimo i disagi.
Il primo nemico che si presenta ed è decisamente difficile da affrontare sono le graminacee, che cominciano la loro fioritura ad inizio aprile, raggiungendo il picco in giugno, e questo senza alcun limite territoriale, nel senso che è così in tutt'Italia. Si tratta di una erbacea perenne che rilascia un polline piuttosto grosso che provoca la cosi detta febbre da fieno, anche se in effetti il rialzo febbrile è del tutto assente, tranne rare eccezioni, e che è difficile da contrastare efficacemente. La soluzione è una sola, il vaccino, ma ormai chi non ha provveduto per tempo, dovrà rimandare al prossimo autunno perchè ormai è tardi. Vi sono dei prodotti in grado di lenire la manifestazione allergica che, come al solito, è rappresentata da naso che cola, starnuti, mal di testa, occhi arrossati e lacrimanti, insomma quelle solite manifestazioni allergiche ormai note a tutti.
I prodotti da utilizzare sono antistaminici, antileucotrienici, cortisonici, broncodilatatori, insomma tutti prodotti in grado di dare sollievo, anche se relativo. Oltre alle graminacee vi sono, poi, la solita parietaria praticamente presente in ogni dove, l'artemisia, l'ambrosia, il pioppo, la betulla e poi vi è sempre qualche nuovo intruso che, grazie alle mutate condizioni climatiche, riesce a trovare di suo gradimento anche il nostro clima. Ma come fare ad evitare le crisi di starnuti che in questo perido riempiono l'aria con il loro suono. A parte l'utilizzo di quei presidi terapeutici citati in precedenza, potrebbe essere d'aiuto l'utilizzo della mascherina, soprattutto se si è costretti a muoversi a piedi in strade dove parietaria e company sono presenti in abbondanza. In ufficio, quando si è seduti davanti al pc a lavorare o a consultare per lavoro qualche pagina web, o ad aggirnare il proprio sito aziendale hostato su di un server dedicato, è meglio tenere le finestre chiuse e lasciar fare al climatizzatore che, solitamente, è fornito di filtro anti polline, un po' come quello delle auto che, ricordiamo, va controllato ed eventualmente sostituito per tempo.
In casa è possibile fare anche a meno della mascherina, ma tenerla sempre a portata di mano non farà male. Fare poi attenzione all'altro nemico che si annida in casa, la polvere, e provvedere con l'aspirapolvere ad eliminarla accuratamente da ogni dove, in particolare teppeti, tendaggi, poltrone, insomma tutto ciò che è ricoperto da un tessuto. E poi, ricordarsi delle sofferenze nel prossimo autunno, così forse ci si convincerà a prendere in considerazione la possibilità di vaccinarsi.
Boris Cama |