Si avvicina la fine dell'anno scolastico e con esso anche gli esami e sarà quindi il momento di tirare le somme su quanto è stato fatto durante la stagione passata sui banchi di scuola. E si cominciano a fare i conti, a cercare di recuperare sulle materie in cui il voto non è tale da garantire la promozione, e inoltre si aspetta di sapere le materie che saranno oggetto dei prossimi esami, per coloro che dovranno sostenerli. Per la maggior parte degli studenti si tratterà di una fine felice, quanto attesa, visto che dopo tanti mesi passati sui libri, si potranno finalmente godere le vacanze. Di che vacanze si tratterà, non è possibile saperlo, perchè il momento è difficile, ma comunque ci si potrà dedicare ad altro e non allo studio. Ed è anche arrivato il momento, per gli studenti che non hanno tratto sufficiente profitto durante l'anno, di cominciare a guardarsi intorno per trovare la soluzione migliore per recuperare gli anni scolastici, perchè non è certamente il caso di perdere del tempo, visto che oggi è possibile trovare una occupazione solo se si hanno le credenziali giuste.
Perdere un anno non è possibile, in particolare di questi tempi, perchè la crisi non consente battute d'arresto. Il lavoro, o meglio, le possibilità di trovare una occupazione dignitosa già sono decisamente poche, se poi a questo problema si aggiunge anche il fatto di non essere in possesso dei requisiti necessari, considerando poi che non saranno più sufficienti i requisiti minimi, si corre il rischio di perdere l'occasione che potrebbe capitare anche per un colpo di fortuna. Percò è necessario guardare avanti, senza mai fermarsi, che già ci pensa la crisi a far rallentare il Paese in maniera drammatica. Al tempo stesso, per coloro che sono al termine di un ciclo di studi, è importante fare la valutazione giusta su cosa scegliere come indirizzo didattico successivo. L'ideale sarebbe, e questo è evidente, scegliere qualcosa che piace, in modo da poterlo affrontare con passione e quindi con profitto maggiore, ma oggi questa scelta è per lo più condizionata dalle possibilità di impiego che una determinata preparazione offre.
La scelta è difficile, soprattutto in un Paese come il nostro in cui alcuni settori sono fortemente penalizzati. Prendiamo, ad esempio, la facoltà universitaria di biotecnologia che, fino a qualche anno fa era ad ingresso libero, mentre ora è diventata una facoltà a numero chiuso. Questa facoltà dovrebbe aprire le porte alla ricerca, ma da sempre l'Italia è uno dei Paesi all'ultimo posto tra quelli industrializzati per i finanziamenti assai scarsi, per la verità, che vengono anche destinati in maniera discontinua. Per cui, pur essendo una facoltà affascinante e da tenere in considerazione, si trova ad essere penalizzata dalle scarse possibilità di impiego future, per cui bisognerebbe orientare le proprie scelte verso altre direzioni. Quali, è difficle dirlo, l'importante è che prima di scegliere si cerchi da fare le giuste valutazioni sulle possibilità future che un qualsiasi indirizzo universitario è in grado di assicurare.
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