Gli italiani sono stanchi: per 1 su tre serve la rivoluzione perchè continuare a vivere, ma che dico, sopravvivere con le briciole, perchè quelle ormai sono rimaste, è impossibile. Si tratta di vivere alla giornata, anche per i fortunati che un lavoro ancora lo hanno o per i pensionati, l'anello debolissimo della catena. Ovviamente, si parla dei pensionati normali, e non delle così dette pensini d'oro i cui titolari potrebbero sopportare quasto ed altro. Lo dice un sondaggio realizzato per le Acli da Ipr Marketinge che, tra le altre cose, mette in evidenza come gli italiani siano scontenti, o meglio, decisamente arrabbiati, perchè a pagare sono sempre i soliti noti, mentre per gli altri i problemi non esistono. Anche per molte piccole aziende la situazione è gravissima, e in molti casi il colpevole è lo stato, debitore per forniture di prodotti o servizi mai pagati e, i questo caso, non cè agenzia recupero crediti che tenga, visto che lo stato ha tutto il diritto di ritardare i pagamenti anche di anni, mentre invece pretende tutto e subito dai cittadini.
La proposta di Alfano del PDL di consentire la compensazione dei crediti che si avanzano dallo stato con le tasse da pagare è stata bocciata da Monti con la semplice parola "impossibile", tanto con il fatto che lo stato ha sempre il coltello dalla parte del manico, come potrà mai un cittadino difendersi dai soprusi. Ma che razza di stato è, che razza di esecutivo è uno che strangola di fatto i cittadini, senza cercare di venire incontro a chi ne avrebbe assolutamente, non solo bisogno, ma anche diritto. La scelta fatta da Napolitano di mettere dei tecnici alla guida del Paese si sta rivelando meno azzeccata del previsto, non tanto per il fatto che un po' di credito internazionale l'Italia è riuscita a recuperarlo, ma per il fatto che non si possono svendere gli italiani e sacrificarli sull'altare dell'Europa o della BCE, così, come se fossero semplice merce di scambio. Sig. Presidente Napolitano, il Paese non è un'entità astratta, è composto da una moltitudine di persone che si alzano la mattina alle 6 per andare a lavorare, almeno i fortunati che un lavoro lo hanno, soffrono, piangono, a volte ridono anche se sempre meno di frequente, cercano di crescere i propri figli e di dare una vita dignitosa alla propria famiglia, ma anche di persone che mangiano a sbafo e che consumano le risorse del Paese senza vergogna. Queste persone, e si sa a che ci si riferisce, vanno eliminate almeno del 60%, al pari dei loro priovilegi.
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