La crisi economica che il Paese, e non solo dato che ci troviamo in ottima compagnia, sta vivendo è particolarmente sentita al sud.
Il problema principale è dovuto alla mancanza del lavoro o alla possibilità di perdere quello che si ha. Ovviamente sono i giovani a risentire maggiormente di questo stato di crisi, proprio per la difficoltà di trovare una sistemazione che consenta loro di avviarsi per la loro strada.
Anche i pensionati si trovano in serie difficoltà, e naturalmente stiamo parlando dei pensionati che definiremmo “normali” e non quelli che, per loro fortuna, possono contare su di una pensione ricca.
Per anni il Sud è stata considerata terra di conquista di consensi elettorali e per ottenere ciò sono sempre arrivati finanziamenti a pioggia da elargire sotto forma di assistenzialismo che oltre tutto ha diseducato le persone a fare da se stessi.
Emblematico il fatto che amministrazioni comunali e regionali come quelle campane e siciliane hanno più dipendenti, tanto per fare un esempio, della municipalità di New York. O, tanto per restare in Italia che la regione Lombardia sia in grado di erogare dei servizi ben più efficienti con una spesa pubblica decisamente inferiore.
Del resto, per un giovane, è sempre più difficile trovare lavoro e, se non lo trova e volesse inventarselo, avrebbe comunque dei seri problemi per i costi iniziali che sono assolutamente il più delle volte ben al di là delle loro tasche.
Per chi ha un poco di iniziativa, per esempio, internet potrebbe offrire delle buone opportunità di guadagno. Non sono pochi i giovani che organizzano, per esempio, un loro blog su di un argomento interessante e che potrebbe attrarre molti visitatori in cerca di informazioni. Per farlo crescere bisogna dedicarcisi con impegno e continuità e chi crede che farlo sia un gioco da ragazzi o un lavoretto tanto per passare il tempo e racimolare qualche spicciolo, sbaglia di grosso.
Per far sì che un sito cresca e attragga visitatori deve avere contenuti almeno più che accettabili, aggiornati quotidianamente, non solo con le poche righe che si potrebbero scrivere per “diporto”.
Se una persona effettua una ricerca sul web, si aspetta di trovare delle risposte e se le trova tornerà a visitare il sito che gli ha già dato quello che cercava.
Si, va bene, ma in soldini cosa significa? Con un sito o un blog che faccia almeno 5000 visite al giorno e possibile guadagnare con la pubblicità in maniera soddisfacente, almeno in linea con un normale stipendio di una fascia di ingresso. E qui nascono i problemi.
Occorre una partita Iva, l'iscrizione alla camera di commercio, l'iscrizione all'Inps, un ragioniere commercialista che ci segua in quanto la materia è ostica e per gli sprovveduti non ci sarebbe scampo, e così via.
Inoltre vi sono proprio i costi di gestione del sito che sono la registrazione e il mantenimento del dominio (www.pincopallino.xx), il costo del servizio per mantenere online il sito e qualche altra bazzecola del genere.
Quindi, tanto per incominciare, senza aver visto nemmeno un soldo, bisogna mettere in conto una spesa, non solo iniziale, ma fissa annuale di almeno 2,500-3.000 Euro, senza contare poi le tasse da pagare sui proventi.
Se i profitti poi non sono di almeno 20,000 Euro l'anno, si corre il rischio solo di fare un regalo allo stato in quanto, anche se non si guadagna un € o si guadagna poco, i costi di Inps, camera di commercio e professionista si devono sempre pagare.
Gli incentivi per l'imprenditoria giovanile esistono, ma hanno dei limiti nei loro stessi regolamenti.
Quindi torniamo sempre al discorso iniziale. Il Sud, se non cambiano le regole, resterà sempre al palo e difficilmente riuscirà a camminare con le proprie gambe.
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