Franco Califano, 72 anni vissuti veramente, ora sembra essere, a suo dire in difficoltà e chiede il vitalizio previsto dalla legge Bacchelli, vitalizio, che secondo la legge, viene assegnato a quei cittadini che si sono distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, ma che versano in condizioni d’indigenza.
Califano, è recentemente caduto per le scale e si è fratturato tre vertebre e quindi non è più in grado di fare quelle “serate” che gli procuravano un reddito. Ora il Califfo guadagna, comunque, circa 10.000 € ogni sei mesi dai diritti d’autore, cifra che, a suo dire, non gli consentirebbe di vivere decentemente.
In tutti gli anni di carriera e di successi, non ha mai provveduto a crearsi un reddito o una pensione per il futuro. Ha sempre vissuto sulla cresta dell’onda senza mai fare la formica, ma comportandosi sempre da cicala.
Auto, moto, donne e feste sono state la sua vita fin quando è stato possibile. Ridimensionatosi per l’età, si limitava solo a fare delle serate per tirare avanti.
Che il buon Califano sia comunque stato un autore di successo è indubbio, ma che si possa pensare di concedergli un vitalizio quando questo, praticamente, già gli viene dai diritti d’autore è un po’, diciamo così, azzardato.
Vi sono persone che campano, o meglio, cercano di sopravvivere con 400 euro al mese e ci mettono ben 4 anni per mettere insieme i 20.000 € che Califano riceve in un anno.
Perciò, caro Califfo, lascia perdere che fai anche una bella figura.
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