La situazione dei rifiuti a Napoli diventa sempre più drammatica e, per investigare sull’emergenza, è arrivata in città una delegazione di ispettori Ue.
Ormai non si ha più dove sversare le montagne di pattume che invadono la città. Fatta eccezione per le discariche di Terzigno, nelle quale nonostante tutto si riesce ancora a sversare qualcosa, e di Chiaiano, in piena attività ma con la consapevolezza che lo potrà essere ancora per poco, la situazione è bloccata e non si intravedono soluzioni in tempi rapidi.
Si sono persi troppi anni, decenni, nel sottovalutare la situazione, mentre sarebbe stato necessario realizzare in tempi rapidi gli impianti di termovalorizzazione che, soli, possono assicurare lo smaltimento dell’immondizia.
Invece, anche nell’ultimo periodo, l’amministrazione comunale di Napoli ha perso tempo prezioso prima di riuscire ad individuare un sito per la costruzione dell’impianto, praticamente due anni. Tra le tante curiose e assurde proposte fatte dal comune di Napoli, vi era anche quella di realizzare l’impianto nella conca di Agnano dove, per la conformazione del territorio, la dispersione dei fumi sarebbe stata più che problematica trattandosi, appunto, di una conca.
La commissione Ue sarà impegnata a Napoli nella valutazione della situazione e, sembra ormai evidente che, nel caso le autorità regionali e comunali non saranno in grado di dipanare tutti i dubbi e di mettere sul tavolo delle proposte concrete e convincenti, la condanna della corte di giustizia dell’Ue sarà inevitabile così come una pesante multa.
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