E' accaduto a Napoli non più tardi di qualche settimana.
A Pianura, quartiere napoletano dove le costruzioni presenti sono per la stragrande maggioranza abusive, un tale, che chiameremo Antonio, ha pensato bene di realiuzzarsi la propria abitazione di un centinaio di metri quadri su di un solo livello senza le necessarie autorizzazioni che, comunque, non avrebbe mai ottenute. Aveva già, o aveva da poco acquistato un piccolo suolo e sperava di potervi realizzare la propria dimora, casa dolce casa, con i risparmi di una vita.
Ben sapeva il buon Antonio che erano necessarie le autorizzazioni così come sapeva che anche se le avesse chieste, il comune di Napoli mai le avrebbe rilasciate, ma si guardava intorno e vedeva tutta una serie di palazzoni di 8-10 piani, tutti costruiti abusivamente e si diceva: " ma a chi mai potrà dare fastidio la mia casetta, il sogno della mia vita ?".
Ma purtroppo per Lui si sbagliava. Il nucleo antiabusivismo della polizia municipale lo ha scoperto e ha apposto i sigilli alla piccola costruzione ancora in fase di realizzazione. E fin qui tutto normale. Tornati sul posto per un controllo, i vigili hanno trovato lo sfortunato Antonio intento a lavorare alla sua casetta, e quindi lo hanno denunciato all'Autorità giudiziaria per violazione dei sigilli. Il magistrato quindi ha ordinato l'abbattimento del manufatto ed il ripristino dello stato dei luoghi.
tempo dopo il Comune di Napoli ha disposto l'abbattimento del manufatto e ha mandato sul posto una squadra completa di vigili, ruspe, Carabinieri, Vigili del fuoco e ambulanze. Il povero Antonio è riuscito a resistere al primo assalto lottando con i denti coadiuvato da vicini e parenti per cercare di salvare ciò che per Lui erano i sacrifici di una vita, ma al secondo assalto, portato nei giorni successivi, ha dovuto capitolare. çLe Istituzioni hanno vinto e hanno fatto rispettare la legge, così come è giusto che sia.
E fin qui i fatti. Passiamo ora alle considerazioni.
Lo Stato, e epr esso le Istituzioni locali, hanno il dovere di far rispettare la legge, altrimenti la convivenza civile andrebbe a farsi benedire, ma lo dovrebbero fare con tutti, piccoli e potenti, e per tutti i reati, e quando dicco tutti intendo proprio tutti.
E' arcinoto nel napoletano, e non solo, il caso del Villaggio Coppola, realizzato su suolo demaniale del quale i Coppola si erano impossessati grazie ad un a dir poco bizzarro Regio Decreto; inoltre la maggioranza delle costruzioni erano e sono prive di licenza edilizia, ma contro i Coppola non è stata usata la stessa determinazione e ferocia usata nei confronti del povero Antonio. Quindi, 2 pesi s 2 misure.
L'elenco degli esempi da citare sarebbe lunghissimo e questi, comunque, sono già noti ai più, quindi ci esimiamo dallo scriverlo, ma se lo facessimo ci renderemmo conto che si usano sempre pesi e misure differenti. Oppure si usa il criterio del "colpire nel mucchio", a chi cogli cogli. Ma questo non è giusto. Non è giusto che il povero Antonio sia stato colpito con tanta violenza nei suoi averi e che ci abbia rimesso i risparmi frutto di sacrifici mentre, semmai, con i potenti non si usa la stessa determinazione.
E' un po' come quando tutti vediamo che a Napoli spesso succede che i Vigili Urbani fermano e multano le persone che da un primo e rapido esame non sono problematici, ma che tralasciano quelli che hanno l'aspetto di persone poco raccomandabili anche se l'infrazione che stammo commettendo è ben più grave e pericolola per l'incolumità degli altri.
camalkan |
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