Il campo ha decretato due pareggi nella giornata di ieri, il primo, quello del Milan, colto sul campo della Samp (1 – 1) e che, comunque, gli consente di restare in testa alla classifica in attesa della partita della Lazio, e il secondo, quello della Juve (1 – 1) colto in casa contro la Fiorentina, che di fatto rallenta la rincorsa dei bianconeri che hanno raggiunto al terzo posto il Napoli che oggi dovrà vedersela con l’Udinese al Friuli.
A Genova, contro la Samp, il Milan era passato in vantaggio negli ultimi minuti del primo tempo con Robinho imbeccato perfettamente dal pallone d’oro Ibrahimovic ed è stato raggiunto al quarto d’ora della ripresa dal solito Pazzini. E questo sembrava aver già decretato, o quasi, il risultato finale in quanto, almeno in questa stagione, quando segna Pazzini la Sampdoria non ha mai perso. E così è stato.
In fondo la cabala non conosce frontiere, è universale e vale per tutti.
Non è bastato quindi un ottimo Robinho al Milan che ha avuto anche altre occasioni per aggiudicarsi la gara, anche se la Samp deve recriminare per un miracolo di Abbiati su colpo di testa di Pozzi.
A Torino la Juve ha trovato una tostissima Fiorentina che, se pur avvantaggiata in un certo senso da un’autorete di testa di Melo al 5° del primo tempo su cross di Vargas, ha poi dovuto pagare dazio durante l’incontro, forse anche per il gran freddo, - 5°, con una serie di infortuni che alla fine l’hanno vista costretta a giocare con uno strepitoso Boruc a mezzo servizio perché infortunatosi ad una spalla negli ultinmi 15 minuti dell’incontro. Il portiere non poteva essere sostituito in quanto Mihajlovic aveva già da tempo esaurito i cambi per gli infortuni di Gilardino e il giovane Camporese che aveva efficacemente imbrigliato Quagliarella e per la sostituzione di Ljajic.
La Juve, dal canto suo, pur mettendoci il cuore e la grinta per tutto l’incontro, è riuscita ad agguantare i Gigliati solo a 7 minuti dalla fine su punizione di Pepe. Con un Krasic ben controllato ed un Aquilani non in giornata, la Juve stenta a carburare e nella ripresa comincia a spingere ma trova sulla sua strada un formidabile Boruc, impeccabile fino al gol di Pepe, ma in quella occasione probabilmente è stato condizionato dall’infortunio alla spalla.
La giornata di oggi vedrà, almeno per i posti che contano, il Napoli impegnato ad Udine contro l’ex Dennis, la Lazio impegnata contro il Catania e la Roma contro un Palermo in ripresa.
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