E' stato risolto? Sembrerebbe di si, almeno a grandi linee, ma nei fatti la gestione è alquanto discutibile; e mi spiego meglio.
Si certo, i cumuli che c'erano una volta per le strade di Napoli e provincia sono spariti, così come non crescono più i "paesi di spazzatura" ovvero i grandi depositi di balle (perchè non è corretto dire Ecoballe in quanto gli impianti CDR dei quali tanto andava fiero il Bassolino non facevano alcuna selezione) estesi per chilimetri quadrati, tipo quello famigerato di Taverna del Re.
Ora la raccolta funziona, così come le discariche ed il termovalorizzatore di Acerra, ma la percezione di ordine e pulizia è, comunque, molto scarsa. Se prima nelle strade si trovavano, ogni 100 metri i grandi contenitori per la raccolta della spazzatura, ora si vedono una miriade di piccoli contenitori per la raccolta differenziata che dovrebbero essere tenuti all'interno dei condomini, dei fabbricati o delle case unifamiliari, e che andrebbero esposti solo nei giorni e negli orari stabiliti per la raccolta, ma che invece i più lasciano costantemente all'aperto e in bella, si fa per dire, mostra.
La cultura dell'ordine e della pulizia è, evidentemente, appannaggio di pochi o, comunque, di una minoranza che non si è lasciata contagiare dal degrado praticamente imposto dalle istituzioni locali.
E ormai il lassismo è praticamente irreversibile se non si interviene al più presto e con decisione.
Nessuno controlla e sanziona coloro che non rispettano le regole e quindi molti si sentono in diritto di fare i propri comodi.
Io, per esempio, abito in un parco condominiale composto da 8 unità abitative e 12 famiglie, e ogni giorno vedo che c'è sempre qualcuno che mette la plastica nelle carta e viceversa. Eppure non è necessario un corso di laurea con relativa specializzazione per rispettare delle semplici norme comunicate, con volantini ed opuscoli, dall'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti. Il grave è poi quando si mette la plastica nei contenitori del biodegradabile. Qusto dovrebbe andare agli impianti per la produzione del "compost" , ovvero una sorta di concime naturale da usare in agricoltura.
E' elementare, ma milti non rispettano le regole, non per ignoranza delle stesse, ma per menefreghismo. Sono previste delle multe salate per i trasgressori, ma le autorità se ne fregano altamente, mentre avrebbero il preciso dovere di far rispettare la legge.
E' di questi la notizia che i contio delle aziende per la raccolta dei rifiuto sono abbondantemente in rosso e si profila uno sciopero degli addetti che vedono a rischio i loro stipendi. Le autorità, invece dei soliti stupidi piagnistei, potrebbero far cassa, e anche una ricca cassa, con le multe ai trasgressori, ma, evidentemente, il pianto è quello che sanno fare meglio.
Del resto, come si dice a Napoli: "il pesce puzzaalsta", ovvero: gli amministratori sono peggio degli amministrati!
daniele |