Strage in una masseria del vibonese; sono state trucidate 5 persone, un uomo Domenico Fontana di 61 anni, ed i suoi quattro figli, Pasquale di 37, Pietro di 36, Emilio di 32, e Giovanni di 19.
Il plurimo omicidio sarebbe stato commesso per banali interessi di confini terrieri non sempre rispettati.
I carabinieri hanno fermato 4 persone. Uno di questi, Ercole Vangeli, aveva confessato di essere l’autore della strage. Assieme a lui sono state fermate altre tre persone, tutte legate da rapporti di parentela, il fratello dell'uomo, un figlio di uno dei due ed il genero.
Il massacro sarebbe avvenuto nel tardo pomeriggio quando i quattro fermati si sarebbero avvicinati non visti alla masseria dei Fontana e, giunti abbastanza vicino, avrebbero aperto il fuoco.
Il primo a cadere sarebbe stato proprio Domenico Fontana assieme a 2 dei suoi figli. Le altre due vittime sarebbero state sorprese nell’ovile che si trova nell’altro lato del piazzale.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri nessuno si sarebbe accorto di nulla, nemmeno la moglie del Fontana che era impegnata in lavori agricoli.
Una strage insensata , dettata dal risentimento per dei confini mal riaspettati, risentimento che evidentemente covava da anni e anni di cattivi rapporti. Ma nulla può giustificare un simile epilogo.
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