Tra pochi giorni inizierà il nuovo anno che sarà latore di una stangata. Un portafoglio sempre meno gonfio, è questo che gli italiani si ritroveranno a partire da gennaio, complici i tanti aumenti già annunciati oltre a quelli abbondantemente previsti.
Secondo la Federconsumatori i rincari che investiranno le famiglie saranno di oltre 1000 euro l’anno.
Al primo posto l’aumento degli alimentari che inciderà per circa 267 € a famiglia, poi dipende sempre dal numero dei componenti, ovviamente. Seguono a ruota le tariffe, l’assicurazione auto il cui aumento non ha alcun senso, trasporti, tariffe autostradali, carburanti e, in alcuni casi aumenti dei servizi locali anche in seguito all’applicazione del federalismo che per alcune regioni sarà una vera e propria debacle economica che si riverserà, inevitabilmente, sui cittadini.
E quindi torna d’attualità il solito discorso di italiani di seria A e di serie B, italiani che di questa situazione non hanno nessuna colpa, ma che subiscono l’inefficienza delle amministrazioni locali.
Prendiamo un esempio in negativo: per la sconsiderata gestione della sanità in Campania, in seguito agli aumenti del ticket imposto sui farmaci e sulle ricette, una persona che prima degli aumenti pagava, per la sua solita “razione” di medicine mensili poco più di 11 €, ora in seguito agli aumenti, la solita spesa si aggira intorno ai 30€, un aumento del 300% circa, tutto imputabile alla colpevole e scorretta gestione dell’amministrazione pubblica. Il povero consumatore che non ha nessuna colpa, deve accollarsi le spese folli di chi lo ha amministrato sconsideratamente.
Nelle regioni virtuose, invece, è quasi l’esatto contrario. Il cittadino paga il giusto a fronte di un servizio di notevole livello.
In un periodo di crisi come quello attuale si dovrebbe porre attenzione a quelle fasce deboli di persone che hanno seri problemi a sbarcare il lunario.
Lo stesso presidente Napolitano ha espresso le sue perplessità su una eventuale crisi politica auspicando un proseguimento delle legislatura senza imbarcarsi nell’avventura delle elezioni anticipate.
Va bene anche così, purchè chi ci governa lo faccia e, soprattutto, sia messo in grado di farlo con continuità ed efficacia.
Boris Cama |