Un terzo degli italiani non riesce ad arrivare alla fine del mese ed è costretto a fare delle scelte, anche drastiche, per cercare di sbarcare il lunario alla men peggio. Di poterlo fare decorosamente è del tutto fuori discussione, dal momento che la crisi sta costringendo un sempre maggior numero di famiglie a fare dei sacrifici che fino a solo qualche anno fa non erano nemmeno ipotizzabili.
E allora bisogna fare delle scelte drastiche per cercare di andare avanti e le famiglie che maggiormente ne fanno le spese sono quelle monoreddito o le famiglie di pensionati. Quindi, spesso, si deve mettere in secondo piano la salute che, per molti, è diventata un vero e proprio lusso. Oggi, giusto per fare un paragone, una visita specislistica presso una struttura pubblica costa, come ticket, ben 20€ in più di un anno fa, senza contare che in alcune regioni la spesa sanitaria è ancor più impegnativa.
Tutto perchè vi sono delle amministrazioni regionali virtuose a fronte di altre spendaccione, che non sanno o non vogliono amministrare correttamente la cosa pubblica, e a farne le spese non sono i responsabili, bensì i cittadini del tutto incolpevoli. Delle vere e proprie vittime sacrificali.
Ma a parte la spesa sanitaria, anche la spesa quotidiana è diventata un vero e proprio esercizio di equilibrismo economico. Basta faresi un giro in un supermercato qualunque per vedere come le persone, o almeno una certa categoria, fanno la spesa centellinando i centesimi, costretti a guardare desolatamente nel borsellino prima di mettere qualcosa nel carrello.
Il ceto medio è quello più colpito, quello che sta soffrendo maggiormente per questa crisi economica che è figlia di una cattiva amministrazione che continua a salvare se stessa, vedi i costi mostruosamente esorbitanti della politica e delle pubbliche amministrazioni, a danno dei poveri cittadini.
Boris Cama |