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 In aumento i casi di leishmaniosi in Italia. Diagnosi e cure |
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| L'articolo è stato inserito il mercoledì 25 agosto 2010 | ||||||||
Negli ultimi anni, in Italia, si è avuto un significativo aumento dei casi di leishmaniosi canina, patologia parassitaria che colpisce i nostri amici pelosi e che a volte, e questi non molti lo sanno, puo colpire anche gli uomini.E' d'obbligo, comunque, sgombrare subito il campo dagli equivoci; non vi è contagio o trasmissione diretta tra cane e uomo bensì il protozoo, responsabile della malattia, per infettare altri cani o l'uomo deve prima compiere nel flebotomo, il vettore, una parte del proprio ciclo biologico. La leishmaniosi si trasmette con la puntura del Phlebotomus papatasi, comunemente detto pappatacio dal fatto che "pappa" senza farsi sentire e senza emettere alcun suono, contrariamente alle zanzare. Simile alla zanzara, ma più piccolo e assolutamente silenzioso, è attivo dal tramonto all'alba nel periodo che va da maggio a settembre e riesce a superare anche le normali barriere che si usano per le zanzare, proprio grazie alle sue dimensioni ridotte. I cani particolarmente esposti alla puntura di questo malefico insetto sono quelli a pelo corto, anche se per quelli a pelo lungo i punti scoperti, quali le orecchie e il naso, sono comunque esposti all'attacco del pappatacio. Come difendersi: non esistendo al momento alcun vaccino, anche se si parla di uno allo studio in Germania, l'unica prevenzione possibile è il collarino a base di Deltametrina, sostanza che tiene alla larga gli insetti. Ciò non toglie che sarebbe comunque sempre buona regola far dormire i propri amici pelosi in casa per tenerli maggiormente al riparo da attacchi. La sintomatologia: i sintomi sono vari e a volte poco evidenti, perchè spesso passano diversi mesi prima che si manifesti la malattia e a quel punto il più delle volte è già troppo tardi. Alcuni cani possono evidenziare particolarmente la sintomatologia cutanea che si manifesta con dermatiti secche esfoliative, tipo forfora, si possono avere alopecia e infezioni alle orecchie, perdite ematiche dal naso a causa delle ulcerazioni alle narici prodotte dal parassita, dolori articolari, perdita di peso e/o del pelo, inappetenza, danni renali gravi che portano alla compromissione delle funzionalità renali che spesso portano alla morte del soggetto infetto. Fondamentale, quindi, la diagnosi precoce, così come in tutte le malattie. Chi scrive ha purtroppo vissuto in prima persona la malattia della propria cagnolona Stella, una magnifica meticcia si circa 5 anni, trovatella, alla quale la malattia non ha dato scampo. Bisogna sempre fare molta attenzione ai segnali di malessere che il Vostro cane Vi manda. Anche se non mostra segni evidenti quali le gravi dermatiti, fare molta attenzione ad una eventuale inappetenza insolita che si protrae per diversi giorni, a piccole ulcere agli arti inferiori che il Vostro amico continua a leccare senza che queste guariscano, a zoppia occasionale e senza un evidente motivo; uno dei sintomi, come già detto, sono i dolori articolari. Chi non ha mai avuto a che fare con questa malattia, come me infatti prima che colpisse la mia Stella, è portato a considerare tutte queste piccole manifestazioni di disagio come occasionali e prive di importanza. Questo è il più grave errore che si possa mai commettere. La malattia, se presa in tempo è, il più delle volte, gestibile e il Vostro cane potrà avere una lunga vita anche se sempre soggetto a controllo. La malattia "non guarisce" ma è possibile tenerla sotto contrrollo. Nei soggetti trattati e nei quali la malattia è regredita fino a scomparire, si possono verificare casi di recidiva; basta fare sempre attenzione e adottare una cura di mantenimento per risolvere il più delle volte il problema. Se la diagnosi è tardiva, il più delle volte il rene è talmente compromesso che non è possibile adottare la cura di riferimento, il Glucantime associato ad un altro medicinale, in quanto questo preparato è tossico per i reni e puo essere somministrato solo a soggetti con una buona funzionalità renale. Vi è anche un prodotto alternativo, il Milteforan, che si somministra per via orale ma che purtroppo non è altrettanto rapido nella risposta terapeutica come il Glucantime. Inoltre, proprio per il fatto che si somministra per via orale e che i soggetti in stato avanzato hanno spesso il vomito, l'efficacia è evidentemente ridotta. La diagnosi si effettua sul sangue, sull'urina, su prelievi citologici di linfonodi, midollo osseo e milza. E' quindi buona norma effettuare un esame ematico almeno una volta l'anno, meglio se due. La maggior parte delle ASL effettua l'esame gratuitamente per tutti i soggetti regolarmente microcippati e quindi iscritti all'anagrafe canina. La mia Stella purtroppo non è stata fortunata; era arrivata da me per caso un giorno e l'avevo fatta entrare subito in casa ed è stata con me per 4 anni. E' stata in assoluto la più bella, esuberante, affettuosa, simpatica, sorridente cagnolona che abbia mai avuto. Sono passati ormai 7 mesi da quando se n'è andata, nonostante io abbia fatto di tutto per salvarla, ed è come se fosse ancora ieri. Mi aveva cercato e ci eravamo trrovati, e ne n'è andata zampa nella mano. Potrà sembrare un po' esagerato il tono che uso, ma questo vale solo per chi non ha mai avuto "veramente" un cane. Gli altri capiranno. pepito |
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