 Il bassotto, malizioso e furbetto |
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| L'articolo è stato inserito il lunedì 13 settembre 2010 | ||||||
Lo vedi trotterellare sulle corte zampette, con quell’aria furbetta e maliziosa, e ritieni che sia il solito cane da compagnia della signora, non più giovanissima, del 3° piano. La testa piccola, con il muso affusolato, fa capolino dalla porta dell’ascensore e poi, pian piano, vedi apparire il resto della bestiola e hai come l’impressione che non finisca mai; ma poi appare la coda, appuntita, e ti rendi conto che il cane è terminato.La fama di cane malizioso, dispettoso e furbetto il bassotto se l’è guadagnata grazie al famoso film di Di sney “quattro bassotti per un danese”, film di alcuni anni fa nel quale 4 bassotti, signori indisturbati della casa e protetti amorevolmente dalla padrona, si ritrovano tra le zampe un gran danese, cane di tutt’altra stazza, e gli fanno un mucchio di dispetti; ci sarà poi il “lieto fine”, ma rimarrà quell’idea sulla natura caratteriale dei bassotti. Eppure i bassotti tutto erano, in origine, tranne che cani da compagnia. Erano cani da caccia, specializzati nella caccia in tana grazie proprio alla loro particolare conformazione bassa e lunga. Nasce in Germania, il Bassotto tedesco, da vari incroci tra svariate razze canine affette da una malformazione patologica, forse l’acondroplasia o la condrodistrofia, malattie che inibiscono lo sviluppo delle ossa lunghe. Queste malattie non hanno nessuna influenza sulla vita del cane, tant’è che i bassotti sono longevi e anche in età avanzata non soffrono di particolari problemi. Sembra che i primi allevatori e selezionatori della razza siano state le guardie forestali in Germania dove appunto il Bassotto era allevato come cane da caccia e viene ufficialmente riconosciuto nel 1878. Tuttavia la popolarità del Bassotto subì un drastico arresto nel periodo bellico della 2° guerra mondiale in quanto i caricaturisti inglesi erano soliti rappresentare i nemici tedeschi con le sembianze del Bassotto. Alla fine del conflitto l’allevamento della razza riprese tranquillamente. Esistono tre varietà di Bassotto suddivise per taglia: standard, nano e kaninchen che a loro volta si suddividono in sottovarietà di pelo che sono: a pelo corto, a pelo lungo e a pelo duro. Carattere invidiabile, ha saputo nel tempo adattarsi benissimo ad una vita diversa da quella del cacciatore della quale, probabilmente, ha conservato la memoria dal momento che ancora è usato come cane da caccia anche se non in Italia. Affettuoso, impareggiabile compagno di giochi per i bambini, è anche, se vogliamo, cane da guardia in quanto abbaia al minimo rumore insolito con un vocione che mal si sposa con la sua piccola taglia. Facile da addestrare e docilissimo con gli umani, è diventato negli anni il “cane da compagnia” per eccellenza essendo anche simpatico e socievole. Coraggioso oltre misura in quanto non esita ad affrontare avversari di stazza ben maggiore della sua, dote che appunto gli deriva dal suo passato di cacciatore. Non ama molto gli altri cani con i quali entra in competizione, mentre va d’accordo con altri bassotti se di sesso diverso. Se conoscerà gli altri cani sin da piccolo, potrà tranquillamente andarci d’accordo, altrimenti tenderà a litigarci. Robusto e longevo non sopporta gli sbalzi di temperatura; dovrà quindi essere coperto in inverno quando lo si porta a passeggio fuori casa. La sua particolare conformazioni lo espone, inoltre, ad affaticamento della colonna vertebrale; è quindi necessario fare molta attenzione all’alimentazione per evitare che diventi cicciotello. L’aspetto generale del Bassotto tedesco è quello di un cane dalle dimensioni ridotte, gli arti corti, allungato che, nonostante la evidente sproporzione tra arti e corpo, ha un’andatura aggraziata e quasi fiera. Il tartufo è nero con le narici sempre ben aperte e, grazie ad una cavità olfattiva molto sviluppata, riesce a trovare con il suo gran fiuto sempre molto facilmente quello che cerca. Non per niente era un valido cane da caccia. Il colore del pelo varia a seconda della varietà. Nel bassotto a pelo corto il mantello può essere monocolore o bicolore; il monocolore è in genere fulvo o giallo-fulvo mentre per il bicolore vi sono il nero cupo o bruno o grigio o bianco con striature bruno ruggine o gialle sugli occhi, ai lati del muso, sotto il labbro inferiore. Stessa cosa per il bassotto a pelo lungo. Nel bassotto a pelo duro sono, praticamente, ammessi tutti i colori. I bassotti a pelo corto e lungo vanno spazzolati spesso per tenere sempre in ordine il mantello. Per quelli a pelo duro è necessario procedere allo “stripping” ovvero alla rimozione sistematica del pelo morto con un pettine o direttamente con le dita. tobia |
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