Il “superticket” è legge ed entrerà in vigore già da venerdì prossimo, primo ottobre.
Una vera e propria iattura per le famiglie campane, che già si barcamenano tra le tante spese e le scarse entrate per far quadrare, si fa per dire, il magro bilancio familiare.
Solo per le ricette, tanto per intenderci, l'aumento è di ben 2€ a ricetta, che aggiunti agli attuali 1.5€ diventano 3.5€ per ogni ricetta che si va a spedire i farmacia.
La spesa comincia a diventare insostenibile per molte famiglie campane. Se si prendono in considerazione quelle famiglie, e perchè no, anche le persone sole che semmai sono affette da patologie croniche e che quindi necessitano di tutta una serie di armaci che devono e dovranno assumere per tutta la vita, senza possibilità di sospendere il trattamento se non a rischio della propria vita, questa spesa in più potrebbe incidere anche fino a circa 500€ annui.
Il diritto alla salute, in queste condizioni, va a farsi benedire, con buona pace di coloro che, amministrando allegramente e senza i dovuti controlli la sanità in Campania, sono i veri responsabili di questa drammatica situazione.
Del resto la sanità, così come tante altre strutture campane,vedi la gestione dei rifiuti, erano dei veri e propri stipendifici, necessari per assicurarsi quel consenso elettorale indispensabile nelle varie tornate di voto.
Inoltre, è oltremodo ingiusto che, molti onesti cittadini, si vedano trattati come cittadini di serie B ma che dico, serie D e inferiori, se rapportati ai cittadini di altre regioni virtuose, che si sono ritrovati con amministratori sicuramente più capaci e meno scorretti di quelli eletti in Campania.
E la colpa di questa situazione non è certo dei poveri napoletani che si ritrovano a pagare colpe non loro. La loro sola colpa e stata quella di fidarsi di “certi” personaggi politici che sono stati una vera e propria disgrazia per la Campania.
Sicuramente vi sono stati napoletani che hanno approfittato della situazione e hanno contribuito non poco ad aumentare il pauroso buco nella sanità campana ma, se non sbaglio, una elementare regola di giustizia dice che sono i colpevoli a dove r pagare, e non gli innocenti.
Ma forse questa regola si applica solo a discrezione altrui, o è una regola che va comunque rispettata? E' di tutta evidenza di come la nuova amministrazione regionale sia costretta a mettere a posto i conti, e fin qui il discorso non fa una piega, ma si dovrebbe trovare anche il modo di far pagare i colpevoli e non gli innocenti.
A questo punto torna d'attualità il famoso invito di un parroco napoletano: ragazzi, "fuitevenne" (scappate) da Napoli, che è meglio, dal momento che qui non c'è futuro!
daniele |