Questo è il periodo migliore dell'anno per andare per funghi, ma bisogna farlo con estrema circospezione.
I funghi sono un dono di madre natura, un dono che può darci delle belle soddisfazioni a tavola ma, di contro, potrebbe anche farci star male e rischiare la vita.
Girovagando per la campagna o per i boschi, con tranquillità, per godere dei colori che solo l'autunno riesce a dare, è facile in questo periodo i acquazzoni trovare dei bei cespi di funghi o delle belle cappelle singole che fanno capolino tra le foglie appena cadute.
Per raccogliere i funghi bisogna essere degli intenditori e non bisogna mai rischiare di farsi prendere dal desiderio di raccoglierli senza conoscerli.
Prima di raccoglierli o, comunque, prima di metterli in tavola è d'obbligo farli vedere da un intenditore di provata e sicura esperienza. A volte non basta solamente farli vedere una volta raccolti, perchè anche se alla fine si tratta di un fungo commestibile, potrebbe essere stato contaminato dalla vicinanza di un altro non commestibile, o potrebbe essere cresciuto vicino ad un rifiuto tossico, gettato li da qualche incosciente ben poco civile.
I più facili da trovare, in genere, sono i chiodini che crescono alla base dei tronchi o su radici di piante secche o che si stanno avviando a seccarsi, il più delle volte proprio perchè le loro radici sono state già “contaminate” dal fungo. I chiodini, detti anche famigliola, proprio per la loro caratteristica di presentarsi in gruppi abbondanti, in genere sono facili da riconoscere ma, comunque, è sempre essenziale farli controllare, prima della raccolta, da un esperto.
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